Chi è Marclò…
Artista, designer e architetto, classe 1977, vive tra Ponsacco (Pisa) e Pietrasanta. Dopo la laurea in Architettura a Firenze, ha collaborato con importanti studi come Claudio Nardi Architects nonché per il noto brand italiano di design, Edra. Dal 2005 è attivo nel campo dell’arte con mostre personali e collettive in varie gallerie in Italia. Nel 2010 apre il proprio studio di sperimentazione artistica Marclò – Arte Contemporanea a Ponsacco e l’anno dopo diviene cofondatore dello studio ML2, attivo nella progettazione di prodotti d’arredo, con il quale partecipa a svariate edizioni del Salone del Mobile di Milano e dell’IMM di Colonia. Dal 2012 collabora con l’azienda Giannoni & Santoni ricoprendo il ruolo di responsabile dell’ufficio creativo, lavorando con importanti artisti e creativi del calibro di Oliviero Toscani, Igor Mitoraj, Aurelio Amendola, Giovanni Ozzola, Giuseppe Carta, Ugo Nespolo, Vedova Mazzei, etc. Nel 2021 apre la nuova sede della propria galleria d’arte, Marclò – Arte Contemporane a Pietrasanta.
Chi è Marclò…
Artista, designer e architetto Toscano, classe 1977, vive tra Ponsacco (Pisa) e Pietrasanta. Dopo la laurea in Architettura a Firenze, ha collaborato con importanti studi come Claudio Nardi Architects nonché per il noto brand italiano di design, Edra. Dal 2005 è attivo nel campo dell’arte con mostre personali e collettive in varie gallerie in Italia.
Le opere
Nel suo stile, definibile “neoplasticismo metafisico” venato di surrealismo, l’uso di squillanti colori primari richiama la purezza plastica di De Stijl come linguaggio volto a rasserenare la vita cosciente e a depurare l’inconscio, richiamato simbolicamente da una profusione di lune, astri lucenti usati a guisa di lanterna, aquilone e cappello da una molteplicità di personaggi, sagge ombre e spiriti guida che si stagliano sullo sfondo di essenziali paesaggi spirituali, architetture della psiche. L’artista raffigura queste sagome nell’intento di cercare un equilibrio o nell’attimo in cui stanno per librarsi nell’aria sospesi ad uno spicchio di luna o nascosti in una nuvola, avendo spesso come compagno un uccellino, soave mediatore tra cielo e terra. Nel compiere la liturgia laica del sogno, ha infuso vita nelle sue ipostasi dell’inconscio al punto che queste sono uscite dalla bidimensionalità dei quadri divenendo sculture.
Le opere
Nel suo stile, definibile “neoplasticismo metafisico” venato di surrealismo, l’uso di squillanti colori primari richiama la purezza plastica di De Stijl come linguaggio volto a rasserenare la vita cosciente e a depurare l’inconscio, richiamato simbolicamente da una profusione di lune, astri lucenti usati a guisa di lanterna, aquilone e cappello da una molteplicità di personaggi, sagge ombre e spiriti guida che si stagliano sullo sfondo di essenziali paesaggi spirituali, architetture della psiche. L’artista raffigura queste sagome nell’intento di cercare un equilibrio o nell’attimo in cui stanno per librarsi nell’aria sospesi ad uno spicchio di luna o nascosti in una nuvola, avendo spesso come compagno un uccellino, soave mediatore tra cielo e terra. Nel compiere la liturgia laica del sogno, ha infuso vita nelle sue ipostasi dell’inconscio al punto che queste sono uscite dalla bidimensionalità dei quadri divenendo sculture.